domenica 27 aprile 2014

Time-out

26/04/’14 - ore 19:36

"Allora cosa cerchi?" "Non lo so. Forse niente, forse tutto. Magari adesso più che cercare, voglio vivere quello che mi capita."

venerdì 25 aprile 2014

L’evidenziatore tra le pagine #21

"Perché non gli aveva mai insegnato ad amare? Forse quello è un verbo che non va spiegato, ma solo vissuto.

“Ogni amore custodisce almeno un segreto e solo alcuni non ne hanno timore: gli adolescenti, gli anziani e i disperati.

"Ci sono amori che non lasciano nemmeno una foto, e sono i più difficili da dimenticare."


giovedì 24 aprile 2014

#fermoimmagine

24/04/’14 - ore 06:43
Si vive una volta sola... ma se lo fai bene una volta basta!"

lunedì 21 aprile 2014

L’evidenziatore tra le pagine #20

“Restare un po’ fanciulli è l’unica battaglia che vale la pena di combattere durante la vita."

"Il profumo della sua pelle accaldata e lentigginosa dopo una giornata di mare. Sa di qualcosa di buonissimo, difficile da spiegare, tipo di biscotto al cioccolato appena sfornato.”

“L’unico rimpianto è aver dovuto scoprire di morire per cominciare a vivere."

Affermava Nicolas de Chamfort, uno scrittore francese, che «la piú perduta delle giornate è quella in cui non si è riso».

Diceva Marcello Marchesi: «L’importante è che la morte ci trovi vivi».

“Ricordate sempre che la nostra unica ricchezza sono i sogni che facciamo da bambini."

mercoledì 2 aprile 2014

L’evidenziatore tra le pagine #19


"E proprio dal mondo prendeva la materia prima per i suoi testi, per strada, al bar, tra la gente, oppure di notte, in solitudine, ma col cuore e la finestra sempre aperti. Lucio dentro lo sguardo pietoso della notte vedeva manifestarsi l’anima più intima e profonda dell’uomo, in tutta la sua naturale inquietudine: tra le luci lontane che vedeva accendersi e poi via via sparire, tra i suoni misteriosi, i rumori e le voci che gli arrivavano da fuori, cercava un nome giusto da dare a tutti i sogni e alle speranze addormentati all’ombra di una piccola stanza non sua, magari sotto il letto, o tra la sedia e i vestiti, o tra le scarpe e l’armadio di un perfetto estraneo.”

“quando, per strada, capitavamo di fronte a una finestra illuminata di un alto palazzo o di un condominio, Lucio si fermava ad annusare il profumo della notte, sorridendo e immaginando tutta la vita che dietro quella finestra sconosciuta scorreva ogni giorno più o meno regolare."

"l’amore più inatteso, quello imprevisto che ti ritrovi tra i pensieri senza avercelo messo, quello che, quando all’improvviso ti viene a mancare, ti lascia senza parole e senza concetti da esprimere”

"E Lucio la vita l’ha inseguita da sempre, l’ha “annusata in tutti i posti”, l’ha presa a morsi, se n’è cibato divorando di tutto: ogni grande trionfo come gli inaspettati insuccessi, le vibranti passioni come tutti i lancinanti dolori, sempre a mille giri, “non risparmiando mai le forze per tornare indietro”, come dice Vincent, il protagonista di Gattaca, quando di notte nuota ostinatamente verso l’orizzonte nero, sotto milioni di stelle, durante una sfida con suo fratello. Esattamente come Vincent, Lucio ha scelto di “nuotare” nel mare profondo della sua vita con una frenesia e un entusiasmo travolgenti che però, alla fine, gli sono risultati fatali.”