mercoledì 31 ottobre 2012

L'evidenziatore tra le pagine #2


«A New York, quel pomeriggio d’agosto, l’umidità era insopportabile; era la classica giornata in cui il disagio fisico rende la gente ostile. Tornando in albergo, salii su un autobus in Madison Avenue e fui colto di sorpresa dall’autista, un uomo nero di mezza età con un sorriso entusiasta stampato sul volto, che mi diede immediatamente il suo benvenuto a bordo con un cordiale “Ciao! Come va?”: un saluto che rivolgeva a tutti quelli che salivano, mentre l’autobus scivolava nel denso traffico del centro. Ogni passeggero restava stupito, proprio come lo ero stato io, e pochi furono quelli che ricambiarono il saluto, chiusi com’erano nell’umore nero della giornata.

Ma mentre l’autobus procedeva lentamente nell’ingorgo, si verificò una lenta trasformazione –una sorta di incantesimo. L’autista si esibì per noi in un monologo, un vivace commento sullo scenario intorno a noi – c’erano i saldi fantastici in quel magazzino e una splendida mostra in questo museo… avevamo sentito di quel nuovo film al cinema in fondo all’isolato? L’uomo era deliziato dalle molteplici possibilità offerte dalla città, e il suo piacere era contagioso. Al momento di scendere dall’autobus, tutti si erano ormai scrollato di dosso il guscio di umore nero con il quale erano saliti, e quando l’autista gridava loro “Arrivederci, buona giornata!” rispondevano con un sorriso.»

Da Intelligenza emotiva, Daniel Goleman.

lunedì 29 ottobre 2012

Il cambio di armadio


Questi giorni di pioggia, che ci hanno regalato un assaggio d'inverno, mi hanno fatto capire di non essere ancora pronto al cambio di stagione.
Non ho voglia di patire il freddo, che in quanto molto freddoloso mi obbliga a seppellire il mio corpo sotto maglioni pesanti, pantaloni spessi e calzettoni.
Il freddo che mi spinge a rintanarmi ancora di più in casa, che mi rallenta, mi assopisce; e lo stesso fa il buio (complice da ieri anche l'ora solare), lo trovo ad attendermi la mattina quando esco per andare a lavoro ed è lì, ad aspettarmi, quando ritorno a casa.
Così anche le mie uscite pomeridiane in bicicletta nei prossimi mesi faranno un po' a cazzotti con una natura che invece si prepara a fermarsi, che è pronta per il riposo e non per l'azione.
E' necessario però trovare un compromesso, imparare ad apprezzare quello che ogni singola stagione ha di speciale e di diverso, approfittare in qualche modo per fare ora quello che fino a pochi giorni prima sarebbe stato impensabile.

Ottobre


A me l’odore della pioggia fa venire in mente gli occhi di Lei desiderosi di essere coperti dalle mie braccia.

sabato 27 ottobre 2012

Song of the Week #4



Vorrei, un posto per me
Anche se
Non c’è



Un posto dove non c’è mai il perché
...
Un posto dentro questo istante
Un posto che mi sente, mi accoglie e non vuole niente
E ricomincia a respirare mentre tutti vivono e
Trovano un posto per se

Vorrei un posto per me
...
E quante volte e dovrà dire
Che mi dispiace, ma devo andare
Vorrei restare
Per poter finalmente dire
Non devo più cercare qui è il posto per me
...

giovedì 25 ottobre 2012

Passeggeri tranquilli


Oggi, una ragazza durante la corsa si è appisolata ...
cercava in ogni modo di restare sveglia ma nulla da fare.
Di sicuro il tragitto non era corto essendo una tratta extraurbana e la noia in questi casi ...
Se mi penso in prima persona in autobus, come in treno, in aereo oppure in auto da passeggero devo dire che il tempo effettivamente pare non passare mai.
Dormire durante il viaggio è x me impresa quasi impossibile, forse sarà che il viaggio comunque mi provoca ansia se non guido io.
Forse ho una guida così "smooth" che con le curve "dondolo e rilasso" le persone infondendo tranquillità ...???
Bello attribuirsi dei pregi ...ogni tanto, e del resto se aspetti che un passeggero te ne riconosca uno, aspetta e spera.




martedì 23 ottobre 2012

La rosa bianca

Coglierò per te
l'ultima rosa del giardino,
la rosa bianca che fiorisce

nelle prime nebbie.

Le avide api l'hanno visitata

sino a ieri,

ma è ancora così dolce

che fa tremare.
È un ritratto di te a trent'anni.
Un po' smemorata, come tu sarai allora.
Attilio Bertolucci



lunedì 22 ottobre 2012

Credo che...


In Amore, non esistano regole, patti o vincoli. Esiste la lealtà verso se stessi.
La vita è un viaggio dentro noi stessi sempre alla ricerca della perfezione che in realtà non esiste.
Non puoi costringere una persona a stare con te.
Non credo nella gelosia, non puoi privare la libertà, niente è veramente nostro.
Non puoi domare una persona, essa va lasciata libera, l’unica cosa che puoi fare è condurla dentro di te, e se vorrà… saprà dove trovarti.
Credo nell’amore, e nella felicità che soltanto una persona può regalarti.



venerdì 19 ottobre 2012

Song of the Week #3




...
la metà di ciò che penso non l'ho scelto solo io 
perchè credere di amarti non sa bastarmi 
e anche stringendoci 
o parlandone e negandolo 

ripenserai ancora 
a tutto il bene che 
ti ho dato solo e solamente io 
ripenserai ancora 
a quanto il niente tuo 
per me fu tutto 
e per sempre hai perso un pezzo di me 
e lo sai che son stato troppo buono 
ma che, stanco ormai, non posso più 


tutto quello che ho sbagliato lo so bene anche io 
ma non sono mai arrivato a sentirmi così tanto inutile 
e in tempi avversi 
ti salvai la vita tante volte, non ti accorgesti 
...

è vero è complicato amarmi 
nè io nè te ci riusciamo 
io da sempre, tu per niente... 
...

mercoledì 17 ottobre 2012

Meglio un “buonGiorno” ...


Ogni giorno noto come le poche persone che salgono sul bus esordendo con un "buongiorno" abbiano mediamente almeno 40 anni.
Al di sotto di quella soglia di età infatti è pressoché totale indifferenza.
Oggi i più giovani hanno altro da fare con urgenza.
Tipo scrivere ovunque frasi, sigle, pensieri, quasi sempre indecifrabili e/o senza senso.
Muri, colonne, portici, cassonetti, bus ...
Ogni luogo è potenzialmente adatto per essere imbrattato senza remore e senza rispetto.
E' molto triste vedere la carrozzeria dei bus, i vetri, i sedili ...
imbrattati forse con il solo intento di lasciare un segno che renda in qualche modo visibili ...
Se avete voglia di comunicare il vostro ego e il vs. modo di essere, 
iniziate rispettando quel prezioso senso civico che ci dovrebbe contraddistinguere (tutti) ma che viene invece calpestato ormai senza ritegno dai più ...
Bello sarebbe un passo indietro per ritornare alle buone maniere di un tempo, tipo salutare quando si entra in un luogo pubblico quale che esso sia... (non costa nulla e vi farà apprezzare molto di più di un anonimo segno tracciato tra mille altri).



lunedì 15 ottobre 2012

Il nuovo giorno




ore 07:15 ... l’alba ha in se il fascino di tutte quelle prime volte che pur ripetendosi rimangono per sempre prime volte. Delimita i margini di un evento un po’ unico. Indica sempre l’inizio o la fine di qualcosa che non puoi catalogare come un giorno tra i tanti. L’alba ha colori solo suoi.

venerdì 12 ottobre 2012

Song of the Week #2



One day baby, we’ll be old
Oh baby, we’ll be old
And think of all the stories that we could have told
No more tears, my heart is dry
I don’t laugh and I don’t cry
I don’t think about you all the time
But when I do – I wonder why (x4)
One day baby, we’ll be old
Oh baby, we’ll be old
And think of all the stories that we could have told

Un giorno baby saremo vecchi
Oh baby, saremo vecchi
E pensa a tutte le storie che potremmo aver raccontato

mercoledì 10 ottobre 2012

Pensieri a bordo



Una domanda che mi faccio spesso mentre guido è: "Ma a cosa penseranno le persone sugli autobus?”.
Ne vedi alcune assorte, totalmente prese, alcune a volte anche addormentate...
chissà, poi magari non pensano a nulla di importante (sicuramente questo)... azzardo:
“Devo messaggiare a X” o magari ...
"perchè non mi ha chiamato Y"...”sarò preparato per l’interrogazione?”, fino al “Non vedo l'ora di tornare a casa stasera per farmi una doccia” (ehm ... magari questo ce ne sono certi che ne avrebbero davvero bisogno)
E così via .... certo sarebbe bello sapere ...
Da parte mia vi posso dire oltre a pensare queste "scemenze" a volte avrei voglia di esclamare a quel passeggero seduto dietro, con lo sguardo apparentemente fisso e assorto al traffico oltre il vetro (mentre con la "coda dell'occhio" pensando di non darlo a vedere spesso osserva proprio chi guida):
"Beh, coraggio dimmelo ...come vado?", ma poi valutando alcune possibili risposte lascio perdere.
Visto che apri il giornale e trovi critiche ovunque, la curiosità rimane forte.
A voce ogni tanto qualcuno lo butta là un "che pazienza voi autisti" ma si tratta di casi rari.
E’ vero che le critiche sono utili per migliorarsi, ma ogni tanto qualche parola di apprezzamento fa comunque piacere.



10/10/’12   ore 07:30

lunedì 8 ottobre 2012

08 ottobre 2008

Certe date, sono come le cicatrici, anche se il dolore della ferita è ormai passato, loro sono sempre li a ricordarti quello che è successo.

domenica 7 ottobre 2012

L'evidenziatore tra le pagine #1



...
L’incontro quotidiano con la ragazza del tram era una delle cose più emozionanti delle mie giornate. Il resto scorreva come sempre. quei minuti sul tram erano limpidi, una finestra su un’altro mondo. un appuntamento colorato.
...
Quell’inverno tutte le mattine quando prendevo il tram per andare al lavoro, trovavo lei già seduta.
Sembrava una nuvola. La ragazza del tram doveva avere più o meno trentacinque anni. Quando il tram arrivava alla mia fermata, prima di salire, mi mettevo in punta di piedi e allungavo il collo per controllare se lei c’era. Se non la vedevo aspettavo quello dopo.
...
Non so perché, ma quando pensavo a lei i miei pensieri non avevano mai il punto. Solo virgole. Erano una valanga di parole e immagini senza punteggiatura.
...
Scendeva due fermate prima della mia. Ho avuto spesso la tentazione di seguirla, per scoprire qualcosa in più su di lei, ma non l’ho mai fatto. Non ho nemmeno mai avuto il coraggio di sedermi al suo fianco.
...
Capitava spesso che i nostri sguardi si incrociassero, la nostra era una complicità tacitamente dichiarata.
...
Scriveva. Lo faceva spesso. Scriveva su un quaderno arancio con la copertina rigida.
Chissà cosa scrive? Chissà se ha mai scritto qualcosa di me?” mi chiedevo.
...
La ragazza del tram era bellissima. Mi piaceva il suo viso, mi piacevano i suoi capelli, lisci, scuri, tanti. Il suo collo, i polsi e le mani. Al dito portava solo una piccola fede. ...Ma la cosa che mi attirava di più erano i suoi occhi, quello che si vedeva dentro incrociandoli anche solo per un istante. Scuri, profondi, inevitabili.
“Ci si può innamorare di una persona che non si conosce, ma che si vede solamente nel quotidiano tragitto di un tram?”. 
                                                                                            
“Il giorno in più”  F. Volo   

venerdì 5 ottobre 2012

Song of the Week #1


Una come te, se chiude gli occhi vede
il mare, senza andar lontano. 
...

Una come te, un gatto sopra il letto 
e un uomo nudo ad aspettare. 
Una come te, il vento che le soffia 
dentro non la può spostare. 
...

Una come te! 
E’ un pianoforte senza coda che suona 
in città, non vuole essere 
alla moda, la moda la fa! 
...


Una come te!


mercoledì 3 ottobre 2012

Prima uscita d’Autunno...


...anche se Autunno è solo per il calendario, visto che le temperature parlano sempre il linguaggio estivo.