mercoledì 25 settembre 2013

Stanchezza

Ruote che giravano veloci sull’asfalto, polpacci e gambe e muscoli indolenziti che fanno male. Il sole che mi brillava negli occhi lentamente si è spento dietro le cime degli alberi ed è andato a dormire tra le braccia del mare all’orizzonte. La stanchezza...che tutto prende e che scaglia le mie insonnie tra le braccia di morfeo. Benedetta stanchezza che mi porti a letto e mi prendi e mi coccoli come nessun altro. Ho percorso 45 km. in bicicletta, pedalando forte quando il cuore scoppiava e rallentando a volte per prendere fiato, con lo stereo a palla nelle orecchie per non sentire le auto che mi sfrecciavano accanto e per non sentire gli stupidi pensieri che si affollavano nella mente.

lunedì 23 settembre 2013

The Blue umbrella

Come un cortometraggio ti può far sognare e ...


L’evidenziatore tra le pagine #11 Letture sotto l’ombrellone

Sofia si veste sempre di nero non è un romanzo, non nel senso classico. Paolo Cognetti affida al narratore Pietro, un aspirante scrittore che ha conosciuto Sofia a New York, il compito di dipingerla come meglio crede. Ne nascono dieci racconti, dove Sofia non è sempre la protagonista, pur essendo presente ogni volta. L'autore, insomma, ha costruito una specie di puzzle, scrivendo dieci racconti su dieci aspetti diversi della vita di Sofia. È un continuo andare avanti e indietro nel tempo, un continuo cambiamento di spazi e anni, è come se ci fossero tanti asterischi pronti a rimandare ad altre pagine, ad altri eventi che alla fine si incastrano alla perfezione. È così che conosciamo Sofia, come se fosse il risultato di un puzzle complicato che solo alla fine esce fuori in tutta la sua interezza e bellezza.
"Un attore non è che un viaggiatore del tempo. Come tutti, forse, ma loro vengono sballottati su e giù da un autista misterioso, tu al contrario sai pilotare. Ridi di gioia e hai di nuovo 9 anni, stai giocando con Mozzo in giardino; piangi di solitudine e ti ritrovi nel tuo letto di quindicenne, la rabbia invece ha vent'anni, l'hai appena imparata e messa via per quando ti servirà ancora. Sei la maestra e l'allieva della tua vita, impari dalla tua vita, impari dalla te stessa del passato, insegni alla te stessa del futuro. Le persone normali si smarriscono lì dentro, tu ti ci muovi danzando"

venerdì 20 settembre 2013

Settembre

Mi piace essere svegliato dal sole che entra dalla finestra al mattino...mi piace svegliarmi senza l'assillo della sveglia e sapendo di non avere nessun impegno...mi piace andare in cucina con passi lenti, posizionare la caffettiera sul fornello e ritornare in camera per sfogliare i dischi che ho all'interno del mio iPod, ne scelgo uno e pigio il tasto play.
La musica di prima mattina è un buongiorno speciale.
Alzo il volume quanto basta per riuscire a sentire dalla doccia..
Non canto sotto la doccia di prima mattina, perché nonostante il caffè mi abbia dato la spinta decisiva è ancora troppo presto, sono solo le dieci e mezza. In una sua autobiografia ho letto che Vasco ha detto che un artista canta solo dopo le due del pomeriggio, dopo un bicchiere di vodka.
È un venerdì di fine estate, e la giornata è calda. Se solo mi fossi svegliato prima sarei andato a correre, invece sono già con indosso il mio costume preferito, l'asciugamano sulla spalla e un libro sotto braccio pronto per godermi in spiaggia questa bella giornata di sole di fine settembre.

lunedì 16 settembre 2013

"365 km." insieme

Un anno fa ho deciso di aprire questo blog con l'entusiasmo che mi caratterizza sempre nell'imbarcarmi in nuove avventure. 
Non amando particolarmente i social network, pur essendo iscritto a più di uno, posso dire di aver trovato con il blog la dimensione perfetta per me. Anonimo al punto giusto, il blog mi permette di raccontarmi e di liberare pensieri sugli argomenti che amo particolarmente, e di condividerli con chi ha le mie stesse passioni. 
Non nascondo che ogni tanto mi manca lo spunto giusto o che faccio fatica a mettere nero su bianco i miei pensieri, ma poi dopo qualche giorno mi basta una foto, un libro letto, un film ricordato o appena scoperto a far scattare il piacere di ritagliarmi quell'oretta da dedicare a me e al mio piccolo blog. 
Ringrazio tutti coloro che mi seguono e mi dedicano un pochino del loro tempo e procedo nella mia avventura cercando di alimentare sempre meglio questo che è per me molto più di un semplice diario.

Time-out

Oggi è uno di quei giorni in cui non mi va tanto di scrivere.. però posto una canzone, sapete come si dice no?.. una canzone è meglio di tante parole.

lunedì 9 settembre 2013

...lu sule, lu mare, lu jentu

E venne lenta e inesorabile la fine dell’estate, le temperature piano piano scendono e le giornate lentamente si accorciano, il sole ogni tanto si nasconde dietro nuvoloni neri e piove...non nel Salento, in questo pezzo di terra spalmato tra due mari, senza montagne ne colline dove le piogge estive sono rare come quelle invernali e dove ho deciso di trascorrere l’ultima settimana di ferie di questa strana estate. E’ stato molto bello viaggiare in compagnia di un caro amico alla scoperta di questo scorcio di terra pieno di sorprese. In questi giorni Salentini la cosa che mi ha fatto più impazzire è stata vedere nello stesso giorno il sole sorgere e tramontare nel mare, mi affascina sempre lo spettacolo dei milioni di colori che pennellano cielo e mare. Mi è piaciuto tuffarmi e nuotare nelle acque cristalline. Seguire chilometri e chilometri di muretti a secco lungo le strade dell’interno, tra un mare e l’altro. Guardare un altro mare fatto di alberi d’olive e campi coltivati, paesini bianchi e asfalto grigio il più delle volte devastato dalle buche. Respirare ovunque aria di casa, il sapore e il suono dell’aglio e dei pomodori. Qui tutte le pietanze parlano di terra e di sudore e di mare. Tutti i piatti e i vini colorano l’appetito di enormi aspettative appagate a volte in maniera disarmante e semplice. Per finire c’è un altra cosa caratteristica di questa terra così bella da non sembrare vera, che si insinua nella testa, tra i blocchi di pietra leccese, nelle pieghe barocche delle chiese e dei palazzi, nel basolato che ricopre le piazze…è la sua musica, poche parole e tanto ritmo…

Porta di casa

Sia chiaro: adoro viaggiare. E’ la mia passione. Quasi la mia perversione. Però non posso negare che rientrare a casa dopo qualche giorno mi da un piacere enorme. Oggi varcando la porta mi  è tornato alla mente cosa  diceva mia madre al ritorno dalle vacanze: “che odore di casa!”. Per dire che si sentiva di nuovo protetta.

Postcards from Salento - Ostuni

sabato 7 settembre 2013

Sand Castle

Guardavo un castello di sabbia oggi pomeriggio in spiaggia... uno con le torri fatte dai bambini ribaltando il secchiello pieno sul bagnasciuga. Sabbia bagnata che le onde piano piano hanno eroso fino a  far crollare parte delle torri. L’ultimo baluardo di un gioco antico in cui mi sono cimentato tante volte. Guardandolo ho avuto voglia di costruire anch’io un castello, voglia di credere alle illusioni, di ritornare bambino. Ma ho paura che arrivi l’onda che si porta via tutto, paura di rimanere con pochi granelli di sabbia in mano, granelli che per un attimo mi hanno riempito di gioia, granelli che dovrò rimettere insieme...granelli che kissà...magari un giorno formeranno i mattoni della mia vita.

Postcards from Salento - Gallipoli