mercoledì 2 aprile 2014

L’evidenziatore tra le pagine #19


"E proprio dal mondo prendeva la materia prima per i suoi testi, per strada, al bar, tra la gente, oppure di notte, in solitudine, ma col cuore e la finestra sempre aperti. Lucio dentro lo sguardo pietoso della notte vedeva manifestarsi l’anima più intima e profonda dell’uomo, in tutta la sua naturale inquietudine: tra le luci lontane che vedeva accendersi e poi via via sparire, tra i suoni misteriosi, i rumori e le voci che gli arrivavano da fuori, cercava un nome giusto da dare a tutti i sogni e alle speranze addormentati all’ombra di una piccola stanza non sua, magari sotto il letto, o tra la sedia e i vestiti, o tra le scarpe e l’armadio di un perfetto estraneo.”

“quando, per strada, capitavamo di fronte a una finestra illuminata di un alto palazzo o di un condominio, Lucio si fermava ad annusare il profumo della notte, sorridendo e immaginando tutta la vita che dietro quella finestra sconosciuta scorreva ogni giorno più o meno regolare."

"l’amore più inatteso, quello imprevisto che ti ritrovi tra i pensieri senza avercelo messo, quello che, quando all’improvviso ti viene a mancare, ti lascia senza parole e senza concetti da esprimere”

"E Lucio la vita l’ha inseguita da sempre, l’ha “annusata in tutti i posti”, l’ha presa a morsi, se n’è cibato divorando di tutto: ogni grande trionfo come gli inaspettati insuccessi, le vibranti passioni come tutti i lancinanti dolori, sempre a mille giri, “non risparmiando mai le forze per tornare indietro”, come dice Vincent, il protagonista di Gattaca, quando di notte nuota ostinatamente verso l’orizzonte nero, sotto milioni di stelle, durante una sfida con suo fratello. Esattamente come Vincent, Lucio ha scelto di “nuotare” nel mare profondo della sua vita con una frenesia e un entusiasmo travolgenti che però, alla fine, gli sono risultati fatali.”

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